6) Spessio – Porino

Partenza e Arrivo: Forno d’Ono

SCHEDA TECNICA
Tempo percorrenza Mountain Bike: 2:00 h
Tempo percorrenza a piedi: 3:00 h
Lunghezza: 9,2 km
Pendenza max: 15 %
Dislivello complessivo: 362 m
Difficoltà: media


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Itinerario gradevole con la percorrenza di tracciati di diverse tipologie, non troppo lungo, impegnativo e adrenalinico nel tratto in discesa nel sottobosco, impreziosito dalla visita al Borgo Antico di Spessio. Consigliate anche le visite alle frazioni di Avenone e di Forno d’Ono.

Subito dopo la partenza dalla piazzetta di Forno d’Ono (511 mt. di altitudine), antistante il comune, si tiene la sinistra procedendo in direzione della frazione di Avenone. Questo primo tratto, 4 km di salita su asfalto lungo la strada provinciale n. 110, è caratterizzato da una pendenza media del 6% e presenta, specialmente nel primo chilometro, strappi impegnativi.

Lungo il percorso è possibile ammirare un caratteristico crocefisso ligneo posizionato all’interno di un tornante dove è anche possibile fare una pausa e rinfrescarsi al getto di uno zampillo d’acqua.

A questo punto si può decidere di uscire dall’itinerario principale, qui descritto, per percorrere un interessante tracciato, variante che piacerà sicuramente a coloro che amano le salite impegnative, dure, non troppo lunghe e al ritorno discese molto veloci e tecniche.

In corrispondenza del crocefisso, di cui sopra, si prende a destra per una breve discesa a fondo naturale sassoso per poi continuare a salire fino a giungere in località Po; il dislivello totale è di circa 400 metri per una lunghezza di 3 km.

Il tracciato non concede pause per riprendere fiato, ma continua a inerpicarsi prima nel sottobosco e poi in spazio aperto, superando tratti con pendenze anche nell’ordine del 20%, (per fortuna gran parte della strada è pavimentata in calcestruzzo). Tutto il sudore stillato nella salita si trasforma in adrenalina pura nella discesa, che va comunque affrontata con la massima attenzione e concentrazione. Di sicuro al termine di essa i dischi dei vostri freni saranno roventi e i muscoli delle braccia ben indolenziti!

Una volta terminato questo percorso si ritorna sulla strada asfaltata per riprendere l’itinerario.

Arrivati nell’abitato della frazione di Avenone, nei pressi del piccolo cimitero adiacente la strada, i svolta a sinistra scendendo per un comodo tracciato a fondo naturale inerbito che accompagna per un breve tratto un corso d’acqua canalizzato da muretti in pietra. Prima di proseguire si consiglia una pausa sul sagrato della Chiesa dedicata a San Bartolomeo, oggetto di un recente e accurato intervento di restauro della facciata, e una visita alla frazione di Avenone percorrendo le strette viuzze acciottolate che conducono a scorci e cortili interni su cui prospettano fabbricati ancora integri che mantengono il fascino e la suggestione dell’architettura del passato.

Da qui è possibile godere dello splendido panorama su Ono Degno, la Corna Blacca e la Valle. Appena ultimata la visita alla frazione, dopo la Santella, si giunge nell’abitato di Spessio, dove si consiglia un’ulteriore visita all’antico borgo con i suoi viottoli pavimentati in pietra su cui si affacciano edifici con preziosi portali lapidei ancora ben conservati.

Affiancando la Chiesa dei SS Antonio da Padova e Gaetano, incastonata come pietra preziosa tra le case, si imbocca una strada agevole a fondo naturale in parte pavimentato. Questa, scendendo, porta prima a un fabbricato rurale denominato Crocetta, poi a un secondo fabbricato rustico in località Lumef e, infine, a un ponte da cui si sviluppa un sali e scendi che approda ad un bivio in località Porino, località che sovrasta la valle trovandosi a quota elevata, molto soleggiata e quindi ricca di alberi che aggraziano il paesaggio.

Da qui si prende a sinistra e dopo circa 100 m si attraversa un’abetaia e si arriva ad una cascina con un caratteristico portico sorretto da un pilastro in muratura. Si prosegue tenendo la facciata del fabbricato sulla sinistra lungo un sentiero che dopo 150 m svolta a destra. Inizia qui una discesa nel sottobosco che richiede ai biker particolare attenzione dovuta a un fondo sdrucciolevole di pietre e rami che affiorano dal terreno. Un tratto impegnativo, adrenalinico, per gli amanti del tecnico, da percorrere con la massima cautela e con gli occhi sempre spalancati, attenti e vigili sul tracciato.

Al termine del sentiero, tenendo la destra, la strada torna ad essere ampia e a fondo sterrato in parte cementato. Si ritorna a respirare finalmente. Qui è possibile ammirare un esemplare imponente di faggio secolareIl sentiero ritorna, imboccando a destra, nel tratto finale, a fondo acciottolato fino alla strada provinciale . Qui si prende a sinistra e si ritorna, percorrendo la strada a fondo asfaltato, ampia e in leggera salita, fino al punto di partenza a Forno d’Ono.

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