Valli Resilienti | L’impegno per la spesa sociale paga e la fuga dalla montagna si è fermata

Il punto a Pertica Alta

 

Giornale di Brescia, 11 aprile 2018

La fuga dai paesi di montagna non c’è più e nel caso di Pertica Alta, almeno nel 2016, c’è stato addirittura un saldo migratorio positivo, con tre persone in più. La statistica forse ci dice anche il perché: da queste parti la spesa pro capite per le funzioni sociali e l’istruzione è decisamente superiore a quella media delle Valli Resilienti e anche della Provincia.
«Tutti i nostri sforzi sono proprio in quella direzione – conferma il sindaco Giovanmaria Flocchini -, nel tentativo di garantire gli stessi servizi di cui può godere il fondovalle». Così ecco che negli anni scorsi è tornato ad aprire un negozietto di prossimità, la presenza di un dispensario farmaceutico aperto una volta la settimana per mitigare i disagi dovuto all’assenza di una farmacia, i prelievi per le analisi dove è presente l’ambulatorio medico (praticamente in ogni frazione), i pasti a domicilio per gli anziani. C’è anche qualche nota dolente, in un paese dove l’immigrazione è praticamente assente (1,5%) e dove il 45,3% percepisce una pensione, cioè l’inesorabile invecchiamento della popolazione. Basso anche il reddito medio dichiarato: 17.708 euro contro i 19.763 delle Valli Resilienti e i 21.617 della Provincia.
Nessuna associazione di volontariato registrata o sportiva Coni, anche se è diffuso sotto varie forme il volontariato. Pertica Alta, alle prese col pendolarismo lavorativo, è però un Comune dove con la bella stagione raddoppiano gli abitanti, ci sono sei esercizi di ristorazione, alcuni B&B e seconde case. Ad attrarre un territorio rurale particolarmente ricco di dal punto di vista naturalistico e culturale.

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