La scuola di Lavino intitolata a Pierantonio Ballini

 

Lavino, 8 giugno 2013

Dopo la Biblioteca Comunale in Livemmo, intitolata a Maria Leali nell’estate del 2011, anche la Scuola Primaria e dell’Infanzia di Lavino ha finalmente “il suo nome”: Pierantonio Ballini, nato nella frazione perticarola di Belprato il 14 ottobre 1857.

L’appuntamento, fissato per le ore 9.30, è iniziato con ben tre prestazioni canore dei bambini della Scuola che si sono cimentati in un particolarissimo remix della canzone di Jovanotti «Ragazzo fortunato» adattata per l’occasione. Poi è arrivato il momento della «Marcia della Carta dei Diritti dei Bambini» (peraltro prestazione già apprezzata in occasione dell’inaugurazione del nuovo ufficio postale a Livemmo, poco tempo fa). Infine, si sono “congedati” con l’«Inno di Mameli» (non fermandosi alla prima strofa) mettendo in scena anche una piccola coreografia.

Ovviamente presenti anche le autorità locali che hanno voluto fortemente questa giornata già da parecchi anni, anche perché l’iter burocratico che ha visto la conclusione oggi con l’intitolazione a Pierantonio Ballini nasce qualche anno fa.

«Il nostro obiettivo quantomeno era quello di mantenere la scuola in Pertica, aspetto che di questi tempi non è affatto facile» afferma il Sindaco e il neo presidente della Comunità Montana, Giovanmaria Flocchini il quale afferma anche che «l’Amministrazione ha tenuto sempre in considerazione l’aspetto educativo dei bambini di Pertica Alta anche in collaborazione con le maestre».

È stato un percorso lungo iniziato con il completamento dei lavori di ampliamento e ristrutturazione terminati nella primavera del 2011, ma finalmente il tutto si è concluso nei migliore dei modi.

Perché l’intitolazione della scuola a Lavino a Pierantonio Ballini?

Ma perché la scuola è stata intitolata a proprio a Pierantonio Ballini? A questa domanda risponde esaurientemente il prof. Alfredo Bonomi. «Pierantonio Ballini, come del resto tutta la famiglia, sarà ricordato come “uomo di scuola” quasi un laboratorio vivente. Riuscì caparbiamente ad ottenere l’abilitazione del 1899 presso la Scuola Normale di Treviglio e il suo “primo incarico” fu a Marone».

Presto la fama di Ballini si estese in tutta la provincia, anche se rimarrà comunque forte l’attaccamento alla scuola elementare rurale, considerata dalla classe dominante quasi di seconda fascia.

In memoria anche di Silvia Gabusi

La cerimonia si poi si è spostata all’interno del plesso in quanto la sala polifunzionale verrà dedicata a Gabusi Silvia, maestra livemmese prematuramente scomparsa nel 2011 all’età di 45 anni. È il vice-sindaco e assessore Brognoli Brunella a spiegare il motivo di questa decisione. «Silvia ha sempre creduto nel valore della scuola, ma soprattutto voleva per questa scuola uno spazio dove i bambini potevano fare attività fisica, di laboratorio senza dover per forza spostarsi nelle vicine strutture di Marmentino».

Presente alla cerimonia anche la reggente del Circolo Didattico di Vestone, Mariuccia Mascadri che si dice «onorata di aver potuto in prima persona portare avanti l’iter di intitolazione dall’idea alla sua concretizzazione di quest’oggi».

M.B.

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