La conta dei danni del maltempo di fine ottobre a Pertica Alta

Danneggiato il patrimonio boschivo, infrastrutture comunali e private

 

Pertica Alta, novembre 2018

Basterebbero probabilmente solo le foto in queste pagine per farsi un’idea dei danni che il maltempo di fine ottobre (denominata successivamente “tempesta Vaia”, ndr) ha causato al territorio di Pertica Alta, come in altri comuni della Valle (Bagolino su tutti).
Da ambedue i lati della strada, una strage di abeti che non hanno retto alle raffiche di vento che hanno raggiunto e superato i 100km/h con annesse precipitazioni quantificate in circa 300mm/h.
Risultato? Ingenti danni nel territorio di Pertica Alta.
Fortunatamente hanno intaccato “solamente” il patrimonio boschivo, proprietà comunali e private, non andando a ferire, a parte qualche spavento, le persone.

I DANNI. Nei giorni successivi all’ondata di maltempo, che mai si era vista così accentuata a Pertica Alta, anche qui si è iniziata la conta di quello che acqua e vento ci è costato in termini economici.
Partendo dalle priorità, ovvero dalle sistemazioni delle strade agro-silvo-pastorali e le malghe che sono state danneggiate, la stima dei costi è di € 180.000; nello specifico per la frana caduta sulla strada per Bongi l’intervento è di € 40.000 così come per la Ronchi-Pian del Bene. Ce ne vorranno all’incirca € 30.000 invece per Pandino.
Più grave la situazione nelle malghe Ecolo e Piombatico dove per i danni ai tetti se ne dovranno sborsare € 70.000
Questi dovranno essere gli interventi che, grazie anche a fondi sovracomunali, dovranno essere effettuati in un prossimo futuro per ristabilire quantomeno la viabilità nelle strade sopraelencate e per la nuova stagione per quanto riguarda l’alpeggio.
Discorso diverso invece per il patrimonio boschivo. Sebbene la quantificazione dei danni sia di gran lunga maggiore rispetto al patrimonio “strutturale”, sarà più complicato andare a intervenire poiché alcuni luoghi colpiti, anche in situazioni di normalità, sono difficilmente raggiungibili con i mezzi interessati.
I danni ai boschi della Pineta, Ecolo, Bagna, Costa dei Ronchi, Valsorda e Cima Passello sono stati stimati dal tecnico boschivo Nicola Gallinaro in € 1.222.800 che vanno ad aggiungersi ai € 537.000 per la sola zona di San Bernardo.
Per dare una cifra finale, quelle giornate ci sono costate poco meno di 2 milioni di €.
È da notare che, dalle stime sopra riportate, non sono state volutamente inserite, in quanto non ancora ufficialmente stimate, i rapporti dei danni sui beni in proprietà o in gestione della Provincia, A2A e Telecom che insieme dovranno verosimilmente staccare un assegno di almeno un altro milione di euro (basti pensare ai lavori di rifacimento delle linee elettriche della zona tra Belprato e Livemmo che è andata completamente distrutta sostanzialmente).

I PRIMI INTERVENTI. Tuttavia, oltre a mettere in risalto il lato negativo, che indubbiamente è grande, e considerando il fatto che Pertica Alta non è stata purtroppo l’unica zona colpita, è da sottolineare comunque una risposta tempestiva, o quantomeno nel breve periodo, delle autorità competenti.
Già dal martedì mattina sono iniziati i primissimi lavori: dal Comune che ha liberato quanto più possibile le strade di competenza (come la Pineta) alla Provincia che ha dovuto chiudere al traffico solamente per qualche ora la strada che collega Livemmo e Belprato per la messa in sicurezza di alberi che minacciavano la sede stradale. Più complicata la situazione per l’elettricità. È vero che è mancata per poco meno di due giorni (è mancata dalle 18 di lunedì fino alle 12 di mercoledì, ripristinata grazie ai gruppi elettrogeni di emergenza collocati in vari punti di Belprato e Livemmo) è anche vero che è stata, ed è tutt’oggi, la situazione più complessa perché intere linee sono state letteralmente spazzate via, soprattutto nella zona di Belprato. Nelle settimane successive, però, sono iniziati i lavori di posa dei nuovi pali con l’utilizzo dell’elicottero in località Fornaci e Gomino.
Anche alcuni privati cittadini hanno avuto qualche danno ai tetti e fienili, ma si è iniziato praticamente subito a lavorare per ritornare alla normalità, tutti consapevoli del fatto che poteva andare molto peggio, visto e considerato, per esempio, quello che accaduto solamente qualche giorno dopo nella provincia di Belluno dove lo stesso maltempo ha colpito la popolazione in maniera ben più marcata.

Anche la Chiesa parrocchiale di Belprato ha subito qualche danno. In particolare si segnala la rottura di una vetrata (con i colori rosso, rubino e bianco) che a causa del forte vento si è smurata dalla sua sede andando prima a danneggiare il cornicione e la bussola prima di finire rovinosamente sul pavimento. Per la riparazione secondo un primo preventivo i costi si aggirerebbero sui 4.000€

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