Bell’Italia N393 – Un mondo antico in maschera

Nelle Prealpi bresciane, fra la val Trompia e la val Sabbia, un piccolo borgo festeggia il Carnevale mettendo in scena figure e memorie della civiltà contadina: mariti e mogli, contadini e allevatori, diavoli e comari.

 

Con i testi della gardesana Silvia Frau e le fotografie scattate nella scorsa edizione di Luca Merisio la rivista “Bell’Italia – Alla scoperta del più bel paese del mondo” sul numero 393, attualmente in edicola, dedica al Carnevale di Livemmo le pagine 58-65 andando anche a sforare in un riassuntivo excursus sulle bellezze artistiche delle Pertiche.
Qui di seguito proponiamo solamente l’incipit di queste pagine.


Carnevale 2018
© Luca Merisio

Nascosto nel cuore delle Prealpi bresciane, tra la val Trompia a ovest e la val Sabbia a est, il borgo di Livemmo, a Pertica Alta, si raggiunge seguendo una ripida strada a curve che sale, nei mesi freddi, tra scorci innevati. A tratti sembra quasi di volare sopra le nuvole.
Qui, nel penultimo fine settimana prima del Martedì Grasso (quest’anno il 23-24 febbraio), va in scena una curiosissima festa di Carnevale: un piccolo segreto che ancora in pochi conoscono.
A fare da sfondo ci sono le case del nucleo antico del paese, capoluogo del comune sparso di Pertica Alta, su via Camozzi, e due piazzette che si animano in occasione della grande festa.

LA DINASTIA DEI PIALORSI E L’ARTE DELL’INTAGLIO. D’estate la zona è frequentata per le gite alle malghe, tra boschi di faggi e abeti, mentre nei mesi freddi si scoprono altri luoghi e storie curiose. Come quella del santuario di Sant’Andrea o dei Morti di Barbaine, una chiesa citata per la prima volta alla fine del Trecento dove è conservata una pala del pittore statunitense Woodrow Robarge: è un dono dei parrocchiani di Novato, in California, per l’inaugurazione dei restauri (1987) finanziati da Angelo Turrini, la cui famiglia emigrò negli Stati Uniti a fine Ottocento. Più vicina, proprio all’inizio del paese, la parrocchiale di San Marco Evangelista richiama nel nome il forte legame politico, culturale e commerciale con la Repubblica di Venezia.

Continua in edicola…

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