Il tricolore della «Perlasca» nel nome del partigiano Emi

La bandiera della brigata donata dall'Anpi agli studenti di via Ferrando

 

BresciaOggi, 29 novembre 2018

Aveva solo 22 anni il maestro bresciano Emiliano Rinaldini quando entrò a far parte della Brigata Perlasca, uno dei primi nuclei di ribelli della Resistenza al nazifascismo. E proprio sulle montagne valsabbine di Pertica Alta il partigiano Emi, nel 1945, perse la vita sotto i colpi dei mitra repubblicani. A lui, la città di Brescia, ha intitolato strade, scuole e istituti, proprio a sottolineare l’importante ruolo pedagogico ricoperto sia nelle vesti di insegnante di scuola elementare sia come fiero combattente partigiano. «Una figura che ha animato la Resistenza in Val Sabbia, sacrificando la propria vita per gli ideali di democrazia e libertà, principi che oggi devono essere più vivi e attuali che mai», ha sottolineato Pietro Ghetti, esponente del direttivo provinciale delle Fiamme Verdi con delega ai Giovani, in occasione della consegna di «un simbolo, un messaggio e un passaggio dal grande valore storico» agli studenti della Famiglia Universitaria Cardinal Bevilacqua-Rinaldini di via Ferrando. A loro è stata donata la bandiera appartenente al partigiano Emi e alla Brigata Perlasca rappresentando «un passaggio generazionale di un vessillo storico», come specificato dall’assessore ai rapporti con le Università Federico Manzoni, nell’atto di destinare alla residenza universitaria il riconoscimento economico annuale che la città riceve dallo Stato, dal 1952, per «il suo impegno profuso nella Resistenza e per questo onorata con la medaglia d’argento al valor militare». Poco meno di mille euro, che negli ultimi cinque anni la Loggia versa ad una realtà cittadina che mantiene viva la memoria di quel periodo storico. La bandiera, donata da un anonimo all’Associazione Fiamme Verdi di Brescia, rimarrà all’istituto e sarà un monito per gli studenti «ad avere la stessa passione del mite eroe figlio della pace e a costruire le basi per un futuro di coscienza cristiana e universitaria e che porti al mondo qualcosa di bello», è stato l’invito di Michele Bonetti, presidente della Fondazione Tovini, agli studenti. Un vessillo che «lascerà un segno all’intera famiglia universitaria», ha detto il coordinatore provinciale Fiamme Verdi Alvaro Peli.

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